lunedì 27 dicembre 2010

La spianatoia ritrovata

Cosa fa una brava massaia sotto Natale? Tira la sfoglia, piega i cappelletti... Nel mio caso, niente di tutto ciò! A dire la verità ho fatto una bella vacanzina al calduccio, e sono tornata per sedermi alla tavola apparecchiata il 24, il 25 e anche il 26, senza nessun mio contributo :) Sensi di colpa: zzzzero.

Però una piccola mossa l'ho fatta... Ho rispolverato la spianatoia e il mattarello appartenuti alla nonna e li ho portati a casa per esercitarmi (finora non disponevo di una mia attrezzatura adeguata). Se pensate che sia stato facile, non conoscete le dimensioni della spianatoia e del vero mattarello da sfoglia, allora ve le dico io: 97 cm!
Immaginate due svitati che in una piovigginosa sera di dicembre vagano solitari per le strade di Bologna trasportando una spianatoia e un mattarello (che tende a scivolare da tutti i lati). Vi risparmio la foto.
Ecco invece i preziosi oggetti giunti a destinazione:


domenica 5 dicembre 2010

Ragù


Questa volta mi sono incontrata per un pomeriggio di ragù con P, mia sorella. Un pomeriggio di ragù richiede soprattutto di vegliare la pentola con pazienza e fare molte chiacchiere. Questo  pomeriggio mi ricorda un altro così, una volta che andammo dalla nostra nonna appositamente perchè ci insegnasse il suo ragù bolognese. La nonna era una di quelle leggendarie nonne dei leggendari pranzi della domenica, per intenderci. Quindi mi piace l'idea di riproporre noi due nipoti la sua ricetta, continuando il filo di una storia che si srotola in avanti.

Per prima cosa, la nonna ci aveva raccomandato di procuraci 800 grammi di macinato bovino con cartella. Questa faccenda della cartella per me è rimasta una specie di formula magica, finchè non ho trovato una specie di "atlante del bovino" in cui è la cartella è indicata nella pancia. Vado baldanzosa da un macellaio, anzichè al solito supermercato; in realtà è un macellaio che ancora non ho mai provato. In negozio è assai affollato; entro, e con mia sorpresa mi trovo catapultata in un piccolo angolo di Campania! A giudicare dalla parlata, sia il macellaio sia tutti i clienti devono avere origini napoletane o dintorni. Ricordo che il famoso "atlante del bovino" specificava che i tagli di carne hanno nomi diversi nelle regioni italiane; sono presa dal panico, non posso sapere qual è il nome napoletano della cartella... chiedo solo del macinato per ragù, specificando che non sia troppo magro. Comunque, a posteriori vedo che a Napoli la cartella si chiama pancettone (non era difficile, dai).
La ricetta può avere inizio.

Cominciamo soffriggendo una dose abbondante di misto surgelato per soffritto in olio e burro; sono onesta, non racconto che abbiamo ridotto in cubetti di precisione millimetrica sedano, carota e cipolla con le nostre manine :) 
Aggiungiamo quindi 300 grammi di pancetta tritata (nel tritatutto, ma più saggiamente forse si può far tritare dal macellaio).


Facciamo rosolare bene anche la pancetta a fuoco abbastanza vivace.
Quindi aggiungiamo la carne macinata e abbassiamo il fuoco. Giriamo piano piano la carne che comincia a perdere lentamente il colore rosso vivo della carne cruda. La mescoliamo a fuoco basso per circa dieci, quindici minuti, finchè è diventata più o meno tutta opaca, ma attenzione! E' ben lontana dall'essere cotta...
A questo punto copriamo la pentola, la mettiamo sul fuoco più basso, e aspettiamo. Ogni tanto, diamo una mescolatina alla carne.


(Nel frattempo ci siamo fatte un bel the). Dopo circa due ora di cottura, dovremmo assaggiare, salare e pepare. Però, dopo il the non ce la sentiamo di assaggiare il ragù quindi andiamo fiduciosamente a occhio. A questo punto aggiungiamo il pomodoro (una lattina da 400 grammi).


Copriamo la pentola di nuovo e facciamo cuocere con santa pazienza, di nuovo a fuoco bassissimo, per un'altra mezz'ora. Se non altro il bello è che fa tutto lui, noi dobbiamo solo aspettare!
Sua signoria il ragù a questo punto è pronto per essere gustato (le tagliatelle paglia e fieno in questo caso non sono farina del mio sacco)...


... e anche (a meno che non si abbiano almeno dieci commesali) per essere saggiamente surgelato: la dose è abbondante proprio per questo, visto il tempo che ci vuole, vale la pena di fare una scorta! Dopo basta scongelarlo e scaldarlo, allungando eventualmente con altro poco di salsa di pomodoro.


LA RICETTA IN BREVE

800 g di macinato bovino con cartella
300 g di pancetta tritata
misto per soffritto (sedano, carota e cipolla a cubetti)
400 g di salsa di pomodoro


Far soffriggere il misto per soffritto a fuoco abbastanza vivace. Aggiungere la pancetta e rosolare bene.
Aggiungere il macinato e abbassare il fuoco. Cuocere per dieci minuti a pentola scoperta, mescolando bene e facendo prendere leggermente colore alla carne da tutti i lati. Coprire e fare cuocere a fuoco bassissimo per circa due ore. Aggiustare di sale e pepe e aggiungere il pomodoro. Coprire e fare cuocere sempre a fuoco bassissimo per un'altra mezzora.