lunedì 1 novembre 2010

Passatelli


Oggi mi dedico ad una ricetta che per me ha veramente il profumo delle domeniche con i parenti: i passatelli in brodo.
Li farò insieme alla signora A., bolognese figlia di bolognesi. La sua dedizione ai passatelli è provata da episodi storici: ad esempio si ricorda una volta che preparò una cena tipica bolognese per degli ospiti, cena che si apriva con sontuosi passatelli in brodo... era il 30 giugno in Sicilia! Non vi dico come proseguì la cena...
In una giornata come oggi l'atmosfera grigia e umida aiuta di certo ad apprezzarli di più!
Il primo passo è creare una palla piuttosto soda con uova, noce moscata grattugiata, parmigiano, pangrattato.
La signora A., che (al contrario della nostra ospite precedente) è veramente una filologa, ha confrontato diverse ricette e dosi con minime variazioni... Quella "vera della nonna" dice:
sbattere le uova, grattugiare la noce moscata, aggiungere via via un cucchiaio di parmigiano e uno di pangrattato, mescolando con una forchetta; alla fine aumentare un po' la proporzione del pangrattato rispetto al parmigiano.
Beh intanto, armate di pazienza, grattugiamo un bel po' di parmigiano che quello ci vuole di sicuro.


Va bene, va bene... adesso scrivo delle dosi comprensibili :)
per 4 persone

2 uova
5 cucchiai colmi di parmigiano
7 cucchiai colmi di pangrattato
beh la noce moscata la lascio a piacere...


Eccoci qui con la nostra palla piuttosto soda, non appiccicosa. Dato che l’impasto è buonissimo anche crudo, vale la pena di assaggiarlo con la scusa di aggiustare di sale e (volendo) di pepe.
A questo punto viene il bello… dalla palla bisogna “spremere” tanti bei vermicelli.
Qui lo facciamo armate di un originale “ferro da passatelli” che proviene direttamente dalla casa di una prozia; i profani possono farlo anche (più comodamente in verità) con un volgare schiacciapatate. In ogni caso, il "ferro da passatelli" è un attrezzo assai meno pesante, meno ingombrante e nel complesso totalmente innocuo rispetto al "ferro da tigelle" incontrato la volta scorsa!
Se la pasta ha la consistenza giusta (tale da non sciogliersi miseramente una volta buttata nel brodo), non si lascia ridurre in passatelli così agevolmente; oltre a chiamare in aiuto un braccio virile (come puntualmente abbiamo fatto), sembra che la soluzione sia passare il ferro sulla palla facendo forza non verso il basso, ma leggermente in avanti. Può essere più semplice anche dividere l'impasto in palline come ho fatto qui.

Via via che i passatelli sono pronti, li buttiamo nel brodo bollente: una buona notizia è che non scuociono. Devono cuocere circa cinque minuti, ma stare “a mollo” un po’ di più non li danneggia.
Ora siamo pronti per una bella scodella calda!
E se ne avanzano, basta lasciarli nel brodo e scaldarli l’indomani (soprattutto se anche l’indomani si prospetta freddo e piovoso).
So che non ho detto niente sulla preparazione del brodo… ma credo che gli darò la dignità di un post dedicato più avanti :)


LA RICETTA IN BREVE

Ingredienti:
2 uova
5 cucchiai colmi di parmigiano
7 cucchiai colmi di pangrattato
noce moscata
sale e pepe
1 litro brodo di carne

Sbattere le uova in una terrina con una forchetta. Grattugiare un pizzico di noce moscata. Aggiungere il parmigiano e il pangrattato a cucchiaiate alternate, continuando a mescolare con la forchetta. Aggiustare di sale e pepe.
Formare una palla con l’impasto. Con uno schiacciapatate (o con l’apposito ferro) spremere dall’impasto dei vermicelli. Tuffarli nel brodo e cuocerli per cinque minuti.


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