martedì 30 novembre 2010

La sfoglia... gioie e dolori

Finora è filato tutto tutto liscio... troppo liscio.
Finchè la signora Da (quella della puntata precedente sulle tagliatelle dolci) non mi ha messo davanti alla spianatoia, faccia a faccia con due uova, un mucchietto di farina e lui, il mattarello. Ho provato a tirare la mia prima sfoglia (quasi) da sola... Il risultato sembrava incoraggiante!


Vabbè non è rotonda come vuole la perfezione... ma abbiamo deciso che lo spessore era accettabile per delle tagliatelle, anzi, per semplificarci la vita, dei tagliolini.
Abbiamo quindi arrotolato la sfoglia con delicatezza e ho cominciato a tagliarla trasversalmente con il mitico coltellaccio (come le tagliatelle dolci). Solo che queste tagliatelle, al contrario di quelle dolci, è bene che poi si srotolino... in teoria "spettinandole" con un abile e veloce movimento della mano.
Ecco, i miei tagliolini abbiamo dovuti srotolarli a mano... ad uno ad uno... non c'era verso erano parecchio attaccaticci! Meno male che eravamo in quattro! E che a metà ho allargato il taglio sempre di più per virare dal tagliolino alla tagliatella in modo da avere meno rotolini!
La debacle...


5 commenti:

  1. Non c'è niente di meglio di meglio che impastare e tirare la sfoglia.... per scaricare lo stress!!! Benvenuta nella blogosfera, ciao Flavia

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  2. Eh, eh...mi pare di sentire il fiato sul collo di Alessandro Spisni al corso sulla sfoglia bolognese lo scorso maggio a Bologna!!!
    Questo we devo assolutamente riprendere in mano il mattarello da sfoglia, altrimenti perdo definitivamente 'la mano'!!!
    Saluti,
    Valeria

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  3. Impastare l'ho trovato molto rilassante, come dice Flavia, tirare la sfoglia mi ha fatto venire più "ansia da prestazione"! Mi sa che ci vuole un po' di pratica...

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  4. QUALCUNO SUGGERISCE DI INFARINARE CON UN VELO SOTTILISSIMO DI FARINA LA SFOGLIA PRIMA DI ARROTOLARLA :CON L'INDICE ED IL POLLICE DELLA MANO DESTRA SI FA UNA LEGGERA SPRUZZATA A PIOGGIA DI FARINA E POI SI ESTENDE A TUTTA LA SFOGLIA CON UN LEGGERO MOVIMENTO DEI POLPASTRELLI.QUESTO DOVREBBE EVITARE O RIDURRE IL PROBLEMA DELLA DIFFICOLTà A SROTOLARE LE TAGLIATELLE.OVVIAMENTE QUESTA OPERAZIONE è SCONSIGLIATA SE LE TAGLIATELLINE SI FANNO IN BRODO.ANCHE IL TAGLIO DEVE ESSERE FATTO CON UN COLTELLO TAGLIENTE E CON UNA CERTA VELOCITà.PIù SI INDUGIA PIù I TAGIOLINI SI ATTACCANO.cONSIGLIATO è ANCHE L'USO DELLA FORCHETTA PER SROTOLARE E RIMUOVERE LA PASTA E PER FARLA MEGLIO ASCUGARE.
    PERCHè NON AVETE PROVATO I MALTAGLIATI(IDEALI PER MINESTRONI O PASTA E FAGIOLI)?IL ROTOLO SI TAGLIA CON UN TRATTO NON PERPENDICOLARE MA LEGGERMENTE OBLIQUO IN MODO CHE SI FORMINO DEI TRIANGOLI CHE APERTI DIVENTANO PICCOLI ROMBI .
    IERI HO FINALMENTE CAPITO COSA SIGNIFICA " PASTA SPORCA".lA FACEVANO LE MASSAIE CON GLI AVANZI DEI CAPPELLETTI.TRA DUE STRATI DI SFOGLIA SOTTILE SI METTE UNO STRATO SOTTILE DEL RIPIENO DEI CAPPELLETTI(SENZA STRACOTTO) CIOè CON PARMIGIANO UOVO SALE NOCE MOSCATA E POCO PANE GRATTUGIATO SCOTTATO IN BRODO BOLLENTE.
    CON LA ROTELLINA CHE FA IL ZIG ZAG SI FORMANO DELLE RIGHE PARALLELE DI 1.5 CM E POI ALTRE RIGHE PARALLELE DI 2CM TRASVERSALI E INCLINATE DI 60°RISPETTO ALLE PRECEDENTI.sI FORMANO DEI PICCOLI ROMBI CON UN RIPIENO LEGGERO.SI CUOCIONO IN UN BUON BRODO DI CAPPONE.G.

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  5. Ringrazio molto G dei consigli; la sfoglia non finisce qui, ci mancherebbe! A breve altre "sessioni" in cui vedrò di mettere in pratica i suggerimenti e vi farò sapere...

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